Centro Animali Abbandonati / Maltrattati
Aprile 6, 2021In considerazione del flusso migratorio dall’Ucraina alla Svizzera attualmente in corso, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (USAV) ha temporaneamente allentato le condizioni d’importazione di animali da compagnia al seguito di rifugiati.
In circostanza ordinarie infatti, rientrando l’Ucraina nella lista dei paesi a rischio di rabbia ai sensi dell’Ordinanza concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia (OITEAc), l’importazione di animali da compagnia presuppone che l’animale sia stato vaccinato contro la rabbia e che sia stata effettuata una titolazione (misurazione) degli anticorpi da parte di un laboratorio riconosciuto dalla Commissione Europea (art. 14 cpv. 2 lett. a e b OITEAc).
Se tali requisiti non sono rispettati, i Veterinari Cantonali possono sequestrare l’animale per porlo in isolamento, di regola per almeno 100 giorni.
Ai sensi della direttiva USAV attualmente in vigore, ogni animale in arrivo dall’Ucraina deve essere registrato tramite l’apposito formulario che si trova sul sito dell’USAV (https://www.blv.admin.ch/blv/it/home/tiere/reisen-mit-heimtieren.html), dove occorre indicare i dati del detentore e se l’animale sia dotato di microchip e passaporto e se sia stato vaccinato contro la rabbia. Il formulario va poi inviato al seguente indirizzo email (petsukraine@blv.dmin.ch).
Qualora l’animale non dovesse disporre di tali requisiti, il detentore dovrà prendere appuntamento presso un veterinario in Svizzera al fine di provvedervi: a seguito, se si tratta di un cane, l’animale dovrà essere registrato su AMICUS. Tuttavia, a condizione che il detentore rispetti quanto sopra, l’animale non potrà essere sequestrato e isolato e ciò proprio in considerazione dell’allentamento previsto dall’USAV e ciò nemmeno se manca la vaccinazione antirabbica al momento dell’entrata in Svizzera.
Purtroppo, si sono già verificati casi in cui il Veterinario cantonale non abbia rispettato tale direttiva USAV e ciò ha reso necessario l’inoltro di un ricorso, per ora tutelato dal Consiglio di Stato, già in via provvisionale.
Invitiamo pertanto chiunque si trovi in difficoltà a contattare la nostra Associazione per ulteriori informazioni in merito.
Avv. Christopher Jackson
Segretario
See below the english version…
Cats and dogs accompanying refugees from Ukraine
In view of the current migratory flow from Ukraine to Switzerland, the Federal Food Safety and Veterinary Office (FSVO) has temporarily relaxed the conditions for importing pets accompanying refugees.
Since Ukraine is on the list of rabies risk countries according to the Swiss Ordonnance on the Import, Transit and Export of Pets (OITEAc), the importation of pets requires that the animal has been vaccinated against rabies and that an antibody titration (measurement) has been carried out by a laboratory recognised by the European Commission (Art. 14, para. 2, let. a and b OITEAc).
If these requirements are not met, the Cantonal veterinary Offices may confiscate the animal and place it in isolation, usually for at least 100 days.
According to the FSVO directive in force since March 2022, every animal arriving from Ukraine must be registered using the registration form on the FSVO website (https://www.blv.admin.ch/blv/it/home/tiere/reisen-mit-heimtieren.html). The form must indicate the details of the owner and whether the animal has a microchip and passport and has been vaccinated against rabies. The filled in form should then be sent to the following e-mail address (petsukraine@blv.dmin.ch).
If the animal does not meet these requirements, the owner must make an appointment with a veterinarian in Switzerland in order to have the animal microchipped, vaccinated and the passport released: if it’s a dog, the animal must then be registered with the Swiss Dog Registry (AMICUS). However, as long as the owner complies with the above, the animal may not be confiscated and isolated in view of the relaxation decided by the FSVO, even if it was not vaccinated against rabies when it entered Switzerland.
Unfortunately, there have already been cases in which the Cantonal Veterinary Office has not complied with this FSVO directive, requiring an appeal procedure. Currently, the appeals have been provisionally successful.
We therefore invite anyone who needs information or assistance to contact our Association for further information.